Abbiamo contattato l’imprenditore italiano Giampaolo Lo Conte per commentare insieme a voi le analisi delle previsioni dell’andamento del mercato immobiliare europeo offerte da CBRE Group.

CBRE Group, la più grande società al mondo di servizi immobiliari commerciali e di investimento, ha pubblicato un rapporto di previsione dell’andamento del mercato immobiliare europeo dal titolo “EMEA Real Estate Outlook 2021”. Il rapporto parte dall’analisi della contrazione del Prodotto interno lordo (-7.3% nel 2020 nell’area EMEA, -2.7% nel 2021) ed arriva alle sorprese che potrebbero derivare dalle ulteriori misure restrittive a causa del virus. I tassi di interesse, secondo gli analisti, non aumenteranno fino al 2023 e, quindi, i prossimi 2 anni potrebbero essere gli anni giusti per investire nell’immobiliare nel vecchio continente, questo anche grazie alla accomodante politica monetaria che garantirà il buono stato degli investimenti immobiliari. 

Abbiamo avuto il piacere di entrare in contatto con Giampaolo Lo Conte, trader ed imprenditore italiano, già conosciuto attraverso i suoi numerosi contributi pubblicati online presso blog e riviste di settore (al seguente link trovate un suo popolare intervento sui trends del mercato degli yachts, qui, invece, una interessante disamina sul mercato immobiliare negli USA durante il Covid). 

Giampaolo, grazie per esserti reso disponibile. Ti abbiamo condiviso il rapporto “EMEA Real Estate Outlook 2021” di CBRE Group per commentarlo insieme ai nostri lettori. Ho dato un’occhiata al rapporto di CBR – risponde Lo Conte – vi invito a prendere visione anche del lavoro di analisi pubblicato recentemente da PwC (PricewaterhouseCoopers), il prestigioso network internazionale operativo in 158 Paesi al quale di solito mi rivolgo per accedere ai servizi di consulenza strategica. Grazie ad esso ho riassunto i punti per l’azione immobiliare in Italia e nel vecchio continente.

Quali sono? “Flessibilità, revisione della relazione tra proprietario e conduttore, ristrutturazione e rigenerazione urbana, certezza amministrativa, apertura di nuovi canali di finanziamento, ricerca di nuove soluzioni per gli investimenti internazionali, sviluppo di infrastrutture di trasporto e digitali, accesso a nuove nicchie di mercato, trasformazione digitale, applicazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Un particolare occhio di riguardo – continua Giampaolo Lo Conte – andrebbe destinato agli ultimi due punti. Le tecnologie digitali abbracciano l’intero ciclo di investimento, dalla decisione alla costruzione passando per la manutenzione dell’immobile e la gestione degli inquilini, per questo motivo gli investitori chiederanno nuovi modelli tecnologici per la trasformazione delle attività di management e di investimento. Infine, il business immobiliare dovrà diventare maggiormente sostenibile e, da questo punto di vista, l’emergenza ci ha insegnato che le istituzioni possono intervenire a mitigare i rischi e a sostenere l’impatto sociale degli investimenti.

Abbiamo letto che uno dei settori più in crisi è quello riguardante la locazione di spazi ad usi uffici. Nei primi nove mesi del 2020, è scritto nello studio CBRE, c’è stato un calo del -40% degli affitti di questo genere. Nel grafico che segue si evince come la Gran Bretagna sia stato il Paese che ha mantenuto, più degli altri, il trend di domanda e offerta per le locazioni di questo genere:

Nel grafico che segue invece abbiamo una panoramica dei trend di crescita e decrescita del mercato degli affitti immobiliari ad uso uffici in Monaco, Barcellona, Francoforte, Madrid, Bruxelles, Milano, Mosca, Varsavia, Vienna, Stoccolma, Amsterdam, Londra, Dublino, Parigi:

Qual è il punto di vista di un investitore di prestigio come te su questi grafici? “Beh, è chiaro che l’attenzione cade sui segmenti resilienti alla pandemia. Ad esempio, gli spazi “multifamily” e quelli destinati ai data center nel 2021 potrebbero raggiungere volumi record. Sotto questo punto di vista, mi sento di poter promuovere gli investimenti nel segmento “build-and-buy”, che nei prossimi 2 anni avrà una crescente domanda di mercato da soddisfare. La strategia migliore è quella di comprare un immobile ed accompagnarlo ad una rapida crescita  attraverso successive acquisizioni.

Focalizziamoci sul mercato immobiliare italiano che, ricordiamo, da solo rappresenta il 20% del PIL del nostro Paese. “L’investimento immobiliare è la principale forma di investimento delle famiglie italiane – conclude Giampaolo Lo Conte – che quest’anno hanno avuto a che fare con una lunghissima durata delle misure restrittive e, si augurano, nei prossimi mesi dovrebbero  vedere un allentamento delle medesime. Ci sono tre tipi di investimenti immobiliari: residenziale, retail ed hospitality. Quest’ultimo, si prevede, è quello che in Italia si risolleverà più in fretta, soprattutto nella seconda parte 2021 quando il turismo locale ed internazionale comincerà a riprendere le proprie quote di mercato. Gli investitori, sia privati che istituzionali, mantengono alto l’interesse per il settore degli investimenti immobiliari ad uso hospitality. Interessante, però, è la crescente domanda di rinegoziazione dei contratti di locazione: a seguito della sospensione temporanea degli affitti, infatti, i prossimi sviluppi del mercato potrebbero essere al ribasso.

Ringraziamo Giampaolo Lo Conte e lo invitiamo a restare disponibile nei prossimi mesi per tornare sull’argomento alla luce del rallentamento delle misure restrittive in Italia e in Europa!