Riceviamo e pubblichiamo la rassegna stampa curata dal direttore del Blog Milano-Online-24, che a questo giro ci parla delle novità per Fiera Milano, di una interessante news sul Metaverso e di Davide Rombolotti, imprenditore e blogger di cui avevamo fatto la conoscenza tempo addietro.
MIBA Milano
Il MIBA (Milan International Building Alliance) è l’evento che si tiene nel quartiere fieristico di Rho dal 15 al 18 novembre e che è composto da quattro rassegne con varie specializzazioni nell’ambito delle costruzioni: Gee, Global Elevator Exhibition (ascensori), Made Expo (materiali), Smart Building Expo (impianti) e Sicurezza, International Security & Fire Exhibition. Più che una fiera è una grande alleanza che va ad interagire con la strategia della Fiera di Milano che ha come obiettivo quello di realizzare collaborazioni tra le varie manifestazioni in modo da essere dalla parte di chi espone e dei visitatori con palinsesti più completi.
Fiere come strumento di politica industriale
L’amministratore delegato di Fiera Milano, Luca Palermo sostiene che “Le fiere sono uno strumento di politica industriale, MIBA conferma il nostro impegno in questa direzione, proponendosi come un grande in cui si parlerà di attualità, di quello che sta accadendo nel settore e di prospettive per il futuro dell’edilizia italiana”. Gli espositori che vi parteciperanno sono quasi mille e vengono da tutto il mondo, Palermo continua dicendo “Il nostro obiettivo è che queste quattro manifestazioni, insieme, diventino un punto di riferimento anche in Europa, nel dettare le linee e tendenze per il futuro, oltre che per Paesi che hanno esigenze diverse”. Un’edilizia di qualità che rispetti l’ambiente e che sia sicura, soprattutto se pensiamo ai drammatici accadimenti del tragico terremoto avvenuto in Turchia e Siria.
La direttiva Ue sulle case “green” a Milano
Occorre tener presente che non basta un provvedimento come la direttiva in discussione al Parlamento europeo che come ricorda Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance Milano, Lodi; Monza e Brianza. Il raggiungimento dell’obiettivo posto dalla bozza di direttiva presuppone uno sforzo epocale in termini di investimenti e di filiere produttive impiegate: 1,8 milioni di edifici residenziali in 7 anni, circa 182mila interventi all’anno a cui andrebbero aggiunti tutti gli altri edifici. Enea stima quasi 60 miliardi all’anno di investimenti per cinque anni. Un obiettivo difficile da raggiungere senza adeguato sostegno economico e tempi coerenti all’impegno che tutta la filiera delle costruzioni dovrà attivare: mai più un biennio come il 2021 e 2022. Il ministro alle Infrastrutture e trasporti, nonché vicepremier, Matteo Salvini, è totalmente contrario alla direttiva europea per via dell’impostazione che ha e sostiene “Spero che si trovi un accordo per allungare i tempi di applicazione, tanto per il tema dell’edilizia green, quanto per quello che riguarda le auto”.
Davide Rombolotti in Thor Project
Davide Rombolotti, che un tempo gestiva eventi sportivi e imprenditoriali a Milano, oggi lavora come capo operativo presso Thor Project, un’azienda specializzata nella progettazione e sviluppo immobiliare. Grazie alla sua vasta esperienza nel settore e alla collaborazione con professionisti altamente qualificati, Rombolotti ha acquisito una conoscenza approfondita di tutti i processi operativi che riguardano lo sviluppo immobiliare, tra cui la selezione delle aree, la valutazione legale, urbanistica e architettonica, la fase di finanziamento, progettazione, autorizzazione e realizzazione. A breve è previsto l’annuncio del nuovo sito web dell’azienda.
Metaverso, al via la prima udienza virtuale
Anche le aule di giustizia hanno trovato spazio nel Metaverso. In Colombia, infatti, è stato recentemente sperimentato il primo processo legale attraverso la realtà virtuale e, come raccontato dall’Agenzia Reuters, nei giorni scorsi è stata tenuta la prima udienza virtuale.
Il primo processo nel Metaverso: Due ore di aula del Tribunale amministrativo del dipartimento di Magdalena per definire un contenzioso sul traffico, dove avvocati, imputati e magistrati erano rappresentati da degli avatar. Anche il pubblico ministero, Maria Quinones Triana, era presente con la sua toga nera proprio come nella realtà. La Colombia è quindi uno dei primi Stati al mondo a sperimentare udienze legali vere nel Metaverso, creando una realtà virtuale immersiva e volta a creare nei minimi dettagli gli spazi fisici originali e con degli avatar per ogni soggetto partecipante al processo. Il pubblico ministero, Quinones, per descrivere l’esperienza del processo virtuale lo ha definito “sorprendente” aggiungendo che “sembrava più reale di una videochiamata…“. Ad esempio, su Zoom molte persone spengono le telecamere e non si sa cosa stiano facendo in quel momento, mentre nel Metaverso si riesce a rimanere completamente calati nell’ambiente del tribunale, in quanto riesce a far vivere la sua stessa atmosfera, proprio come se si fosse un aula. Il processo discusso nel Metaverso era inerente ad un ricorso presentato da un sindacato regionale dei trasporti nei confronti della polizia. L’udienza, al momento, è stata aggiornata e molto probabilmente anche il verdetto arriverà nella realtà aumentata.
Un “esperimento” riuscito, ma questo è solo l’inizio
Secondo il magistrato questo è solo l’inizio ed in futuro ci potrebbero essere altre udienze nel Metaverso e non è escluso che anche altri tribunali, in Colombia, vogliano percorrere questa particolare esperienza. Secondo Quinones, infatti, si tratta di “un esperimento accademico per dimostrare che è possibile. Se tutti acconsentono, la mia corte può continuare a tenere processi nel metaverso“. Il primo processo virtuale è stato anche trasmesso, come riferito dall’Agenzia Reuters, anche in streaming su YouTube. Tutto si è svolto senza particolari problemi, a parte alcuni movimenti vertiginosi della telecamera ed improvvise visualizzazioni distorte. Tutti piccoli dettagli che possono essere perfezionati nel tempo. Anche Juan David Gutierrez, un docente di politiche pubbliche presso l’Università di Rosario in Colombia si è soffermato a parlare del Metaverso nei procedimenti legali, affermando che la strada da percorrere è ancora tantissima: “serve un hardware per fare questo che pochissime persone hanno. E questo fa sorgere domande sull’accessibilità alla giustizia e all’uguaglianza“.
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